La vista ti toglie il fiato ogni volta, non importa quante volte sei stato qui. Da qui Il Lavaux e la maggior parte del lago Lemano restano, almeno visivamente, ai vostri piedi. Una promessa. Sulla lunga terrazza del ristorante, si potrebbe pensare di essere seduti nel mezzo di un impianto ferroviario Märklin con effetti di luce mutevoli. Perché gli umori sul «Léman» possono cambiare rapidamente: nel giro di un quarto d’ora dai tipici toni pastello morbidi e vaporosi al nero cupo di un temporale estivo. La cucina, una volta abbastanza banale, è migliorata notevolmente. Il branzino cotto alla perfezione e la costoletta di vitello tenera come burro compensano facilmente le piccole lacune del servizio. Un Chasselas o un Pinot Noir dei pendii di Dézalay si abbinano bene a tutto questo.